Roma, 4 novembre - "L'intelligenza del lavoro per un nuovo modello di sviluppo e per fermare i licenziamenti", è questo il titolo dell'Assemblea nazionale dei delegati e delle delegate della Cgil che si terrà mercoledì prossimo, 6 novembre, e che vedrà riuniti al Teatro Gaber di Milano 1500 lavoratrici e lavoratori. L’appuntamento è in via Larga 14 a partire dalle ore 9.30.


→ Intervento conclusivo di Maurizio Landini

→ Integrale dell’iniziativa

Relazione Pino Gesmundo, Assemblea delegate e delegati

Odg Assemblea delegati e delegate

→ Documento sulle politiche industriali della segreteria nazionale Cgil


In vista dello sciopero generale proclamato con la Uil per il prossimo 29 novembre, la Cgil vuole generalizzare la mobilitazione già avviata dalle categorie e presenterà le proprie proposte per mettere al centro del dibattito un nuovo modello di sviluppo, con un focus specifico sulle politiche industriali, e la piena e buona occupazione e per contrastare la precarietà.

Nonostante la narrazione del Governo, dopo 19 mesi consecutivi di calo della produzione industriale, l'insieme delle attività produttive italiane è immerso in una profonda e inarrestabile crisi. I dati dell'Istat sul mese di agosto ci danno un quadro chiaro: l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 3,2%, e per citare solo alcuni settori, quello della produzione di mezzi di trasporto ha segnato un -14,2%, quello della fabbricazione di macchinari e attrezzature -11,6% e quello delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori -10,8%.

Le numerose vertenze aperte nel 2024 parlano di una incapacità totale del pubblico di indirizzare le politiche industriali in settori strategici e rilevanti per il Paese. Da stime della nostra organizzazione, sono 183.193 le lavoratrici e i lavoratori travolti dagli effetti di crisi aziendali o di settore nel comparto dell’industria. Gli addetti coinvolti da crisi industriali per i quali sono ad oggi aperti tavoli di confronto al Mimit sono oltre 63mila, e a questi si aggiungono le decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori di aziende in crisi che hanno tavoli aperti a livello regionale, per i quali non esiste una mappatura nazionale da parte delle istituzioni, ma che noi conosciamo e rappresentiamo (18.609 nel Veneto e 18.241 in Puglia, solo per fare due esempi), e circa 5mila lavoratori di aziende che, nonostante ne abbiano fatto richiesta, non hanno un tavolo in regione o al Ministero.

Il sistema delle imprese non è in grado, da solo, di competere e di rispondere alle sfide delle transizioni, verde e digitale, che da potenziale volano per l’economia rischiano di diventare un’ulteriore occasione di impoverimento per il nostro sistema produttivo e industriale. Ad essere a rischio di crisi a causa delle trasformazioni in atto sono infatti altri 120.026 lavoratori: 70.000 nell’automotive, 25.459 nella siderurgia, 8.000 nel settore della produzione dell’energia (centrali a carbone e cicli combinati), 2.000 nel settore elettrico (mercato tutelato), 4.094 nella chimica di base, 3.473 nel petrolchimico e nella raffinazione, 8.500 nel settore delle telecomunicazioni.

Questo quadro impone politiche pubbliche di reindustrializzazione del Paese, e politiche occupazionali che reimpieghino i lavoratori espulsi dai processi produttivi delle aziende in crisi, attraverso la loro riqualificazione professionale, in attività compatibili con la transizione. E, ove ciò non sia possibile, in progetti e piani di reimpiego a sostegno della collettività, in settori messi sempre più a dura prova nella crisi climatica e ambientale che stiamo attraversando.

È per questo che la Cgil ha elaborato delle proposte per cambiare rotta, adottare un nuovo modello di sviluppo industriale e difendere il tessuto produttivo del Paese e l'occupazione. Proposte che verranno presentate nel corso dell'Assemblea. Dal palco del Teatro Gaber, dopo la relazione introduttiva del segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo (leggi la relazione), si alterneranno gli interventi dei delegati e delle delegate e quelli di dirigenti sindacali delle Categorie e dei territori. Sono previsti i contributi di quattro ospiti: la Presidente e AD di Roma Servizi per la Mobilità Anna Donati, l’on. Enrico Letta, autore del rapporto “Much More than a Market”, il docente ordinario di Politica economica presso la Scuola Normale Superiore di Firenze Mario Pianta, il segretario confederale della CES Ludovic Voet. Concluderà l'iniziativa il segretario generale della Cgil Maurizio Landini.