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Roma, 24 marzo - “Qualche luce si intravede dai dati relativi al mercato del lavoro italiano diffusi quest’oggi dal Ministero del Lavoro, dalla Banca d’Italia e dall’Anpal, ma ancora molte sono le ombre che ci preoccupano”. Ad affermarlo la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti.
“Dalla nota congiunta emergono dati interessanti relativi al primo bimestre del 2023. Si consolida - sottolinea Scacchetti - la crescita degli occupati e finalmente è accompagnata dall’aumento della componente a tempo indeterminato. Un aumento, quello dei tempi indeterminati, che andrebbe rafforzato, soprattutto per quanto riguarda le categorie, ad oggi maggiormente escluse, donne e giovani”.
“Tra i dati che continuano però a preoccuparci e allarmarci: l’incremento della già elevatissima incidenza dei tempi determinati sul totale delle assunzioni nei prossimi mesi; il consolidamento delle disuguaglianze territoriali e di genere, di cui il part time involontario è l'esempio più eclatante; il calo dell'utilizzo dell'apprendistato, che invece, rafforzato nella sua componente formativa, dovrebbe diventare la modalità privilegiata di ingresso”.
“Investimenti pubblici e privati, contrasto alla precarietà, incremento e sostegno dei salari, investimenti in istruzione, formazione e nel sistema di welfare sono le strade da percorrere senza indugio per rimettere al centro il lavoro di qualità e quindi - conclude la segretaria confederale della Cgil - per affermare un modello di crescita inclusiva”.