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Roma, 18 dicembre - “Oggi si celebra la Giornata internazionale dei migranti, istituita anche per consolidare i diritti riconosciuti dalla Convenzione Internazionale del 1990. Ma ci chiediamo: di quali diritti parliamo? Forse di quelli che continuiamo a negare alle tante persone che cercano salvezza in Italia e negli altri Paesi Europei?”. Ad affermarlo la segretaria confederale della Cgil, Maria Grazia Gabrielli.
Per la dirigente sindacale “l’accoglienza e l’inclusione sono sempre più lontane a causa di politiche nazionali ed europee che puntano ad abbassare gli standard di protezione e dei diritti fondamentali”.
“Il Patto Europeo su migrazione e Asilo - sottolinea Gabrielli - sta creando muri e sta indebolendo il sistema europeo di asilo. E su questo denunciamo l’assenza di un reale processo di consultazione sull’implementazione nazionale, nonostante sia previsto dalla Road Map della Commissione Europea. Mentre il nostro Governo, con ostinazione, continua ad approvare in maniera seriale decreti fallimentari che hanno come unici obiettivi quelli di punire e respingere i migranti al di fuori dei confini italiani. Purtroppo, la recente legge 187/2024 di conversione del DL 145 non farà altro che peggiorare le norme su questi temi”.
Inoltre, aggiunge Gabrielli: “I centri di permanenza per il rimpatrio sono luoghi in cui sistematicamente vengono violati i diritti fondamentali dei trattenuti, e solo qualche giorno fa a denunciare la non idoneità e i maltrattamenti nei Cpr italiani è stato anche il Consiglio d’Europa. Lo ribadiamo, vanno chiusi”.
“Infine - aggiunge la segretaria confederale - è grave la decisione di sospendere l’esame delle domande di asilo di coloro che provengono dalla Siria. Così facendo si sospende la protezione internazionale”.
“Vorremmo commemorare questa Giornata celebrando i diritti, quelli finalmente acquisiti da tutti coloro che provano a emigrare, a chi già vive, lavora e studia in un altro Paese”, conclude Gabrielli.