Roma, 11 giugno - “L’incontro di oggi con le ministre del Lavoro e delle Pari opportunità, Calderone e Roccella, convocato per esaminare le questioni più rilevanti relative alle politiche per la promozione della parità di genere e della partecipazione delle donne nel mercato del lavoro anche in vista della preparazione della prossima sessione di bilancio, ha mostrato varie criticità sia di metodo che di merito”. Lo affermano, in una nota, le segretarie confederali della Cgil Maria Grazia Gabrielli e Lara Ghiglione.

“Sul metodo - sottolineano le due dirigenti sindacali - la partecipazione di più di trenta organizzazioni non ha in alcun modo permesso un contraddittorio che è alla base di qualsiasi incontro costruttivo. Sul merito, è mancata qualsiasi indicazione sulle risorse disponibili e, seppur apprezzabile l’indicazione di Calderone di considerare prioritario, al fine della creazione di occupazione stabile, l’utilizzo di incentivi solo per le assunzioni a tempo indeterminato, nessuna risposta è stata data sulla qualità di questa occupazione, a partire dal problema del part time involontario e dalla segregazione delle donne nei settori a minor valore aggiunto”. “Un tema, quello del part time - sottolineano Gabrielli e Ghiglione - che merita specifica attenzione perché generatore di lavoro povero e di una quota importante di lavoro irregolare in particolari settori a partire da quelli dei servizi alle famiglie. Nessuna risposta di prospettiva rispetto al passaggio richiesto di abbandonare le politiche dei bonus e degli interventi spot per traguardare ad un sistema strutturale di incentivazioni con precise e forti condizionalità per la creazione di lavoro di qualità”.

Inoltre, aggiungono Gabrielli e Ghiglione: “Nessuna risposta è stata poi data sul reinserimento delle clausole di condizionalità finalizzata all’assunzione delle donne per i bandi del Pnrr”.

“A questo punto chiediamo incontri ristretti per poter approfondire quelli che oggi sono apparsi come titoli, senza nessuna indicazione su priorità e messa a terra dei provvedimenti”.

“Infine, riteniamo necessario riprendere la discussione rispetto alla Certificazione di parità quale strumento previsto dal Pnrr. Per questo, è indispensabile che il Governo convochi al più presto il Tavolo di Lavoro permanente sulla certificazione di genere alle imprese, che si è incontrato una sola volta il 13 settembre 2022. Convinte del ruolo fondamentale che il sindacato può svolgere su questi temi, chiediamo di riattivare e rendere realmente operativi i vari luoghi di confronto, a partire dal Comitato nazionale di parità del ministero del Lavoro, scaduto ormai a luglio 2022, e dall’Osservatorio sull’integrazione delle Politiche di genere”, concludono Gabrielli e Ghiglione.