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Roma, 8 maggio - "Invitiamo caldamente la Ministra Calderone a valutare con attenzione il pesante giudizio della Commissione europea sulle politiche da lei volute in tema di povertà e assegno di inclusione. Dovrebbe ripensarle e rivederle completamente poiché, come conferma Bruxelles, sono destinate ad aggravare la già pesante condizione di disagio e povertà di tante famiglie prive di sostegni". Così la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi commenta quanto emerge dall'analisi sulla convergenza sociale dedicata all'Italia condotta dalla Commissione Ue nel quadro del semestre europeo, secondo cui "l'assegno di inclusione determinerà una maggiore incidenza della povertà assoluta e infantile (rispettivamente di 0,8 punti percentuali e 0,5 punti percentuali) rispetto al regime precedente".
"Mentre l'Europa si pone l'obiettivo di ridurre di almeno 15 milioni le persone che vivono in povertà, compresi almeno 5 milioni di bambini, entro il 2030, il governo Meloni, con quasi 6 milioni di persone in condizioni di povertà assoluta ha cancellato quella che era una misura di carattere universale di contrasto alla povertà", sottolinea la dirigente sindacale.
"È necessario e urgente - conclude Barbaresi - che il Governo ritorni al più presto sui suoi passi ripristinando subito una misura universale di contrasto della povertà senza risparmiare sulla pelle dei più poveri".