Roma, 12 febbraio - “Ormai è crisi profonda: il nostro sistema industriale sta morendo nella totale inerzia dell’Esecutivo e dei suoi ministri. La produzione industriale continua a calare da febbraio 2023, è la 23esima volta, ma il Governo persevera nel raccontare successi che, semplicemente, non esistono, non sono reali”. Così il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo commenta i dati diffusi oggi dall’Istat.

“Il paese vede chiudere il 2024 con una diminuzione dell’indice di produzione industriale del 3,5%, indice che supera il 7% se si raffrontano i mesi di dicembre 2023/2024”, sottolinea Gesmundo. “Non vale più nemmeno la pena di citare i dati dei settori che registrano i maggiori segni negativi, tanto è ormai trasversale e sistemica la crisi”.

“La Presidente Meloni, e con lei il Ministro Urso, ne traggano le conseguenze e soprattutto la smettano di scaricare su altri le loro responsabilità”, conclude Gesmundo. “I numeri non hanno pregiudizi e, come in questo caso, la tossicità è propria di chi assiste inerte a questo disastro”.