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Roma, 5 aprile – Venerdì 12 aprile, alle ore 10.00, una delegazione della Cgil, guidata dal segretario generale, Maurizio Landini, depositerà presso la cancelleria della Corte di Cassazione quattro quesiti referendari. Al centro dei referendum la tutela contro i licenziamenti illegittimi, il superamento della precarietà, la sicurezza nel lavoro in appalto.
Dopo la pubblicazione dell’annuncio dei referendum in Gazzetta Ufficiale, partirà la campagna referendaria e la raccolta delle firme. L’articolo 75 della Costituzione recita testualmente che “È indetto referendum popolare per deliberare la abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali”.
Il ricorso anche allo strumento referendario è stato deciso, lo scorso 26 marzo, dall’assemblea generale della Cgil, che ha dato il via libera a una strategia complessiva di mobilitazione per il lavoro stabile e di qualità, per aumentare salari e pensioni, per una vera riforma fiscale, per difendere e rilanciare il servizio sanitario nazionale, per la salute e la sicurezza in tutti i luoghi di lavoro, per un nuovo modello sociale che rimetta al centro il lavoro e la persona.
Il pacchetto di iniziative di mobilitazione della Cgil prevede assemblee, scioperi (a partire da quello generale, proclamato insieme alla Uil, per tutti i settori privati il prossimo 11 aprile), manifestazioni territoriali e nazionali, sostegno alle vertenze per i rinnovi dei contratti, raccolta delle firme per i referendum e proposte di legge di iniziativa popolare.