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Roma, 28 gennaio - “L’imbarazzo si mescola alla vergogna per vedere il nostro Paese rappresentato da Meloni, Schillaci, Salvini: una Presidente del Consiglio muta e un Ministro della salute assente anche di fronte alle deliranti affermazioni di voler portare l’Italia fuori dall’OMS da parte del Vicepresidente del Consiglio dei ministri”. È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi.
“Dopo aver alimentato negazionismi, sostenuto i no-vax, mortificato il personale sanitario, dopo il continuo attacco al diritto alla salute dei cittadini e al Servizio Sanitario Nazionale con una riduzione delle risorse sul Pil, arriviamo a dover leggere le deliranti affermazioni di chi vuol scimmiottare la linea tracciata da Trump negli Stati Uniti”, afferma la dirigente sindacale. “E - prosegue - Salvini lo fa nel solito squallido modo, l’unico che conosce probabilmente, sostenendo che con 100 milioni di euro potremmo risolvere i problemi di ‘ospedali, medici, infermieri e malati italiani’. Dopo aver approvato una legge di bilancio che tocca il finanziamento più basso mai registrato nella recente storia italiana, arriva incredibilmente, e in modo ridicolo, ad affermare che la sua priorità è quella di rafforzare il sistema sanitario nazionale”.
“L’obiettivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità - ricorda Barbaresi - è ‘il raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute’, definito come ‘uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale’ e non semplicemente ‘assenza di malattie o infermità’. Chi sostiene l’uscita da questa organizzazione - conclude - è un pericoloso servitore, non del popolo italiano, ma di chi sostiene privatizzazione e carte di credito per curarsi”.