Roma, 23 luglio - “Il testo di legge che ci è stato presentato oggi, che deriva da un provvedimento che abbiamo già giudicato negativamente, riporta alcune modifiche che sono da ascrivere direttamente all’azione sindacale e alla nostra partecipazione attiva al tavolo”. Ad affermarlo la segretaria confederale della Cgil, Francesca Re David, e il responsabile salute e sicurezza Cgil nazionale, Sebastiano Calleri, al termine dell’incontro che si è svolto oggi presso il ministero del Lavoro sulla patente a crediti.

Per i due dirigenti sindacali: “Nonostante la legge a nostro giudizio rappresenti un’occasione persa per dare vita a un vero sistema di qualificazione delle imprese, e non coinvolge tutti i settori - anche nell’applicazione della patente a crediti - consideriamo utili gli avanzamenti decisi, come: l’obbligatorietà della sospensione in caso di morte del lavoratore, il coinvolgimento di Rls e RlsT, il ruolo dell’ispettorato nella verifica del ripristino delle condizioni di sicurezza dopo la sospensione dell’attività. Rimane inaccettabile la concessione altissima dei crediti in partenza che rischia di vanificare l’efficacia”.

“Inoltre - proseguono Re David e Calleri - ribadiamo che ogni provvedimento su salute e sicurezza deve essere inserito in una strategia nazionale che introduca i necessari cambiamenti di sistema. Questo intervento non è la risposta adeguata all’urgenza della situazione. Per questo - concludono - continuiamo a richiedere la convocazione di un tavolo di confronto efficace e di ambito generale”.