Roma, 15 luglio - "Agenquadri manifesta la propria solidarietà e il proprio supporto alle lavoratrici e ai lavoratori della SIN S.p.A. Chiediamo al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e all'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura di rispettare la normativa vigente e compiere scelte in grado di assicurare la piena operatività del sistema e di garantire la salvaguardia delle professionalità e dei livelli occupazionali". Con queste parole, in una nota, Agenquadri esprime vicinanza ai lavoratori della società partecipata dal Ministero dell’Agricoltura che gestisce e sviluppa il Sistema Informativo Agricolo Nazionale.
"Disperdere le competenze specialistiche sul SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale) e la qualità del servizio portata avanti da questi lavoratori, che hanno messo a disposizione le loro elevate professionalità, comporta il pericolo di perdere il controllo delle attività da parte del MIPAAF e AGEA", prosegue la nota . "Senza le competenze SIN - si spiega - la Pubblica Amministrazione perde know-how e capacità di controllo pubblico, che invece, come richiesto dalla Commissione Europea, andrebbe rafforzato per non incappare nella dipendenza dei fornitori".
"Condividiamo le preoccupazioni delle lavoratrici e dei lavoratori SIN circa le ipotesi di spacchettamento in lotti - sostiene Agenquadri - e riteniamo si debba dare centralità alla valorizzazione delle competenze in-house, soprattutto dei quadri e delle alte professionalità, piuttosto che doversi avvalere di consulenze esterne in un secondo tempo, con costi elevatissimi e affidandosi completamente agli aggiudicatari, rischiando di lasciare troppo spazio agli interessi dei privati".
"Ad AGEA e al Ministero - ribadisce l'Associazione sindacale affiliata alla Cgil - chiediamo una vera tutela per i dipendenti della SIN, protezione per le loro conoscenze e i loro posti di lavoro. Nell'ottica di mantenere un presidio pubblico forte, l'ipotesi di un MIPAAF con SIN pubblica che detenga completamente il know-how sul SIAN, sui processi relativi e quindi la piena capacità di controllo della P.A., ci sembra tra le opzioni migliori in campo". "Servono risposte certe per queste lavoratrici e questi lavoratori, non è possibile rimandare", conclude la nota.