“Abbiamo ottenuto dal Governo rassicurazioni importanti sul futuro di Aero Piaggio”. È quanto ha dichiarato Salvatore Barone responsabile politiche industriali che rappresentava la Cgil all'incontro con le organizzazioni sindacali che si è svolto oggi pomeriggio presso la Presidenza del Consiglio, alla presenza del sottosegretario Claudio De Vincenti e il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda circa il futuro dell'azienda ligure che produce aeromobili militari e civili e nella quale lavorano attualmente circa 1200 persone.

Dall'incontro è emerso che le nuove linee guida industriali presentate dall'amministratore delegato di Aero Piaggio nel corso dell'incontro del 28 luglio al Ministero dello Sviluppo economico non erano state concordate con il Governo.Così come richiesto dalle organizzazioni sindacali e confermato dal Sottosegretario e dal Ministro, si riparte dall'accordo siglato da tutte le parti nel 2014 che prevedeva un nuovo assetto industriale e occupazionale, e finalizzato al superamento delle criticità gestionali che si sono confermate anche nel corso degli ultimi due anni.A differenza dell'accordo del 2014, le nuove linee guida, ritenute inaccettabili dalle organizzazioni sindacali, prevedevano un forte ridimensionamento industriale e occupazionale nell'ordine di circa 600 lavoratori, e cessioni di segmenti di attività strategiche.Il Governo si è quindi impegnato a verificare e chiarire le reali intenzioni dell'azionista Mubadala di Abu Dhabi per avviare successivamente “in modo aperto e trasparente” la trattativa con i sindacati.Per la Cgil, rappresentata da Salvatore Barone, quanto è emerso nel corso dell'incontro odierno rappresenta un segnale importante da parte del Governo a cui devono seguire atti concreti per la salvaguardia e il rilancio di un'attività strategica per l'economia del Paese e del territorio.