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Catanzaro 18 novembre 2022 - Cgil, Cisl e Uil ritengono quello dell’ammodernamento delle infrastrutture un punto fondamentale per il rilancio del Mezzogiorno e del Paese.
Cgil, Cisl e Uil ritengono decisivo per il futuro del Sud che il Governo intervenga concretamente per la riqualificazione e la realizzazione di quelle opere infrastrutturali prioritarie che sono determinanti per la ripartenza economica e la sostenibilità sociale del territorio meridionale.
Cgil, Cisl e Uil chiedono al Governo di dare continuità alle decisioni assunte dal precedente Esecutivo e prevedere nella legge di bilancio l’intervento previsto per l’opera pubblica denominata Strada statale 106 che, attraverso quanto previsto dal Documento di economia e finanza, è stata definita un’opera strategica con investimenti congrui e finalizzati al completamento dei tratti cantierizzati, alla esecuzione dei restanti e al finanziamento degli studi progettuali dei tratti necessari alla realizzazione di questa infrastruttura su tutto il territorio regionale interessato fino a Reggio Calabria.
Cgil, Cisl e Uil, ricordano al Governo che l’ammodernamento e la completa realizzazione della Strada statale 106, un’arteria letale che è stata ribattezzata come famigerata “strada della morte”, rappresenta il punto fondamentale della “Vertenza Calabria” aperta tra Cgil Cisl Uil Calabria e Governo regionale calabrese, sostenuta dalle scriventi, che prevede, tra le altre questioni, la richiesta di adeguamento strutturale e ammodernamento di questa opera strategica.
Maurizio Landini, Segretario generale CGIL; Luigi Sbarra, Segretario generale CISL, Pierpaolo Bombardieri, Segretario generale UIL
Angelo Sposato, Segretario generale CGIL Calabria; Tonino Russo, Segretario generale CISL Calabria; Santo Biondo, Segretario generale UIL Calabria